Le escursioni
Sentieri per ogni esigenza
Una valle di natura e storia.
La Val Taleggio è un luogo speciale, dove i paesi vivono a stretto contatto con la natura e la propria storia contadina.
Pur essendo vicina a Bergamo e Milano, ha conservato una spiccata naturalità e i molti percorsi presenti permettono di immergersi in sentieri ed escursioni tra boschi e panorami adatti a tutti: bambini, ragazzi, adulti o escursionisti.
Anche le passeggiate più semplici sono in grado di soddisfare gli amanti della montagna e i diversi itinerari possono essere uniti tra loro in camminate più lunghe o in trekking ad anello.
Reggetto – San Bartolomeo – Sottochiesa (h 0.5, adatto ai bambini)
Lunghezza: 1,9 Km
Dislivello finale: -200m.
Sottochiesa è frazione del Comune di Taleggio e si incontra lungo la strada che conduce a Campo Gulliver da San Giovanni Bianco. Uscendo dal Campo si imbocca immediatamente il sentiero che si stacca alla destra del piazzaletto e che fa da confine alla proprietà, e lo si segue dopo pochi metri mantenendo la destra. All’incrocio con un altro sentiero si prosegue a destra cominciando a scendere, e il percorso continua nel bosco e a lato di alcune proprietà private. In questo punto il sentiero non è molto curato e capita di doversi fare strada tra alcuni rami che ingombrano il passaggio. Giunti in località San Bartolomeo si incrocia una strada asfaltata e la si segue continuando di fronte in direzione della chiesa. Qui si trova un piccolo portichetto dove si può sostare in caso di maltempo e un piccolo prato adiacente alla chiesa stessa dove è possibile sostare momentaneamente. Dopo il muretto che fa da confine al prato, si scende verso sinistra seguendo il sentiero che in alcuni tratti è ripido ma dotato di staccionata in corde che possono aiutare in questi brevi passaggi. Si continua lungo il sentiero fino ad incontrare nuovamente la strada asfaltata che si imbocca verso sinistra giungendo dopo poche centinaia di metri a Sottochiesa. Tenendo la sinistra e continuando lungo il paese si arriva alla chiesa.
Reggetto – Torre degli Alpini (h 0.5, adatto ai bambini)
Lunghezza: 1,6 Km
Dislivello finale: +70m.
La Torre è una semplice ma caratteristica costruzione aperta ad archi in pietra che protegge un altare e dal quale si può osservare un bel panorama sulla valle sottostante. Questa costruzione può ospitare poche persone, ma nelle immediate vicinanze vi sono alcuni prati comodi e circondati dal bosco che possono essere utilizzati, previa autorizzazione dei proprietari, per giochi o particolari momenti quali, ad esempio, le Promesse scout.
Il percorso per raggiungerla è molto facile e può essere percorso anche in notturna. Inizia da Reggetto seguendo la strada in salita alla destra del lavatoio, per poi proseguire poco più avanti in corrispondenza di un bivio tra due mulattiere: si continua a sinistra fino alla fine della strada dove si trova uno slargo, si prende a sinistra sulla mulattiera che poco più avanti diventa sentiero entrando in un prato molto largo e caratteristico. Oltrepassato il prato, il sentiero prosegue nel bosco fino a condurvi nei pressi di un uccellatoio, davanti al quale si trova un altare e la Torre.
Reggetto – Santuario di Salzana – Pizzino (h 1, adatto ai bambini)
Lunghezza: 1,8 Km
Dislivello finale: -50m.
Pizzino è un paesino molto caratteristico per la collocazione della sua “rocca” sul fianco ripido di un rilievo ed è visibile facilmente anche da Baita Rondanino osservando verso est. Lungo il percorso che vi conduce si passa attraverso belle faggete e spazi aperti, che possono essere sfruttati per qualche semplice e breve attività.
Uscendo dal Campo si imbocca immediatamente il sentiero che si stacca alla destra del piazzaletto e che fa da confine alla proprietà, e lo si segue dopo pochi metri mantenendo la destra. All’incrocio con un altro sentiero si prosegue diritto cominciando a scendere nel bosco fino ad incrociare a T un altro sentiero. Si prende a sinistra fino a oltrepassare un ponticello in cemento sopra al torrente e ad incrociare una strada sterrata. Nei pressi della strada sterrata si prende a destra e poi immediatamente a sinistra seguendo sempre su sterrato fino ad arrivare al santuario di Salzana visibile sulla destra, solitamente chiuso. Lo si supera costeggiandolo e dopo una breve salita si entra in Pizzino: da questo punto è facile raggiungere la Chiesa attraverso le vie del paese.
Reggetto – Santuario di Salzana – Fraggio (h 1.15, adatto ai bambini)
Lunghezza: 2 Km
Dislivello finale: +40m.
Fraggio è una frazione di Pizzino molto piccola ma caratteristica, ormai non più abitata se non occasionalmente durante i weekend e i periodi di vacanza. Molto adatto come meta per escursioni brevi e poco impegnative.
Si raggiunge seguendo lo stesso sentiero che conduce a Pizzino, ma una volta giunti al Santuario di Salzana si svolta a sinistra e si procede in salita, incontrando successivamente la Fonte di San Carlo e fino ad arrivare proprio di fronte alla chiesetta di San Lorenzo a Fraggio. Davanti alla chiesa si trova un bel praticello comodo per fermarsi e fare attività, ma bisogna prestare attenzione al muro in sasso che lo delimita contenendo terreno, perchè è cedevole.
In caso di necessità, una strada sterrata percorribile solo in 4X4 permette di raggiungere Fraggio da Pizzino.
Reggetto – Località Rocca – Fraggio (h 1.30, adatto ai bambini)
Lunghezza: 3,5 Km
Dislivello finale: +40m.
Questo percorso si chiude ad anello con il precedente, per creare un’unica escursione più lunga da compiersi in giornata, adatta anche ai bambini.
Da Reggetto si segue la strada in salita alla destra del lavatoio, per poi proseguire poco più avanti in corrispondenza di un bivio tra due mulattiere: si prende a destra e si continua su questa strada sterrata fino a superare il torrente attraverso un passaggio in cemento. Una ventina di metri dopo il torrente, al centro del tornante si stacca sulla sinistra il sentiero da percorrere. Lo si segue fino a costeggiare alcuni ruderi e a trovare un incrocio a T con altro sentiero, in corrispondenza di un sasso segnato CAI con le indicazioni per Fraggio. Si prende a destra e si continua fino a incrociare una mulattiera che porta al Ponte del Caman (in ferro colorato blu), con cui si supera il torrente e si segue una strada sterrata che comincia sulla destra. Dopo alcune centinaia di metri si scorgerà Fraggio sulla destra.
Reggetto – Vedeseta – Sorgenti del torrente Enna (h 2, adatto ai bambini)
Lunghezza: 5,5 Km
Dislivello finale: -100m.
L’Enna è il torrente che attraversa la Val Taleggio concludendo il suo percorso attraverso il meraviglioso Orrido dei Serrati a San Giovanni Bianco, dove si unisce al fiume Brembo. Le sue sorgenti sono molto caratteristiche: l’Enna, infatti, sgorga già impetuoso direttamente da una grotta nelle pareti di roccia, iniziando il suo percorso con una bella cascata. Sul posto è possibile fermarsi pranzando al sacco, grazie ad un largo spiazzo nelle immediate vicinanze del torrente.
Da Baita Rondanino si arriva a Vedeseta attraverso la strada asfaltata. Alle spalle della chiesa, dove si trova il Monumento ai Caduti, si continua scendendo alcune scale in pietra che poi diventano un sentiero che prosegue nel bosco. Si segue fino a incrociare a T un altro sentiero, in prossimità del torrente. Si svolta a destra e il sentiero riprende a salire dolcemente. Se in questo punto si svoltasse a sinistra si arriverebbe al ponte di Lavina, punto raggiungibile in auto dal quale cominciare la passeggiata o appoggio in caso di necessità.
Percorrendo il sentiero si incontra un’area attrezzata con tavoli da picnic e proseguendo si incontrano alcuni ponticelli in cemento e ferro che consigliamo di percorrere con una certa attenzione e che permettono di attraversare il torrente. Poco prima di giungere alla meta, ci aspetta una curiosità naturalistica: in prossimità del sentiero fuoriesce una sorgente ferruginosa, dal quale sgorga acqua (NON POTABILE) ricca di ferro, caratteristica resa evidente dalle colorazione rossastra che assumono le rocce della sorgente. Il sentiero comincia a salire leggermente ma bisogna poi abbandonarlo guadando le acque dell’Enna (che qui sono normalmente tranquille) per arrivare allo spiazzo di sosta alla base della cascata delle sorgenti, dove è possibile fermarsi e lasciare lo zaino per proseguire più comodi. Ormai si è arrivati, ma per poter guardare da vicino la sorgente bisogna impegnarsi nel breve ma molto ripido sentiero che sale alla sinistra dello spiazzo. Consigliamo di prestare qui molta attenzione, sia nella salita che nella discesa, e di salire poche persone alla volta in quanto vicino alla sorgente lo spazio è molto limitato e scosceso. Sono consigliate in questa fase delle corde di sicurezza in aiuto alla percorrenza del sentiero.
Se invece di guadare l’Enna prima dello spiazzo si proseguisse diritto, è possibile seguire il sentiero verso Morterone.
Località Quindicina – Rifugio Gherardi (h 1, adatto ai bambini)
Lunghezza: 2,6 Km
Dislivello finale: +300m.
Al punto di partenza si accede da una strada soggetta al pagamento di una piccola quota. Poco prima della località Quindicina di Pizzino è possibile parcheggiare l’auto a lato strada, in vicinanza dell’imbocco del sentiero 120. Dopo un breve tratto nel bosco, il sentiero piega a destra arrivando ad un bel prato dal quale si ha una bella visuale sul Monte Resegone. Il sentiero prosegue facile fino all’altopiano in cui si trova il rifugio Gherardi.
Reggetto – Corno Zuccone (h 1.30, per giovani e adulti)
Lunghezza: 2,2 Km
Dislivello finale: +500m.
Il percorso inizia da Reggetto seguendo la strada in salita alla destra del lavatoio, per poi proseguire poco più avanti in corrispondenza di un bivio tra due mulattiere prendendo a sinistra. Proseguendo per pochi minuti lungo la larga strada sterrata, si incontra alla propria destra un muro di contenimento in pietra vicino al quale si stacca un sentiero in salita, che si imbocca inoltrandosi nel bosco. Giunti in prossimità di alcuni pascoli il sentiero è indicato dai segnavia CAI rossi e bianchi e bisogna mantenersi sulla sinistra continuando in salita nel bosco. Il sentiero prosegue dentro ai bei boschi di faggio raggiungendo il bivio per la cima. Si segue a destra cominciando la salita a cielo aperto ed su prati scoscesi ed esposti. Da qui bisogna proseguire con un certa attenzione, in quanto si sale molto ripidamente fino a raggiungere la cima. Dalla vetta si gode di un bellissimo panorama su tutta la Val Taleggio.
Reggetto – Casera Maesimo (h 2.15, per giovani e adulti)
Lunghezza: 5,4 Km
Dislivello finale: +650m.
Il percorso segue lo stesso sentiero per raggiungere Corno Zuccone, ma al bivio prima della cima, invece di svoltare a destra per lo Zuccone, si prosegue diritto ancora nella faggeta. Il sentiero esce dal bosco per entrare in un grande prato in pendenza, per poi proseguire nuovamente nel bosco sulla destra. Proseguendo si esce in corrispondenza del prato del Taie, che si supera in direzione della baita di fronte a sé, ne si segue la mulattiera continuando a seguirla costeggiando due altre baite. All’incrocio con la strada sterrata si svolta a destra continuando fino al bivio per Casera Maesimo, dove si svolta a sinistra arrivando a destinazione dopo poche centinaia di metri.
Reggetto – Cantoldo – Piani d’Artavaggio (h 3, per giovani e adulti)
Lunghezza: 6,7 Km
Dislivello finale: +700m.
Il percorso inizia da Reggetto seguendo la strada in salita alla destra del lavatoio, poco più avanti la strada si interrompe in un bivio tra due mulattiere: si continua su quella di destra. Il percorso continua comodo e pianeggiante per poi scendere verso il torrente attraversandolo con un ponte in cemento. Da qui in poi si continua sul sentiero 150 che svolta verso sinistra in corrispondenza del tornante e comincia a salire attraverso il bosco. Giunti nei pressi di alcuni ruderi, il bosco momentaneamente si apre e si sale ancora per poi svoltare a sinistra al bivio. Il sentiero continua a salire per poi girare attorno a due vecchie baite e proseguendo alla loro sinistra scendendo verso il pascolo di Cantoldo attraversandolo. Si tiene la destra e si intraprende la grande strada sterrata che sale. Il percorso ora segue la strada fino a destinazione. Gli ampi tornanti che la strada crea si possono tagliare a tratti lungo il sentiero segnato, percorrendo anche prati dove si possono facilmente avere incontri ravvicinati con alcune marmotte. Man mano che si sale il paesaggio si apre tra i pascoli e si può godere del panorama circostante. La strada, che è utilizzata dai mezzi di servizio dei rifugi ai Piani, conduce direttamente a destinazione. I Piani di Artavaggio sono un bell’altipiano dove è possibile fermarsi mangiando al sacco o presso i rifugi presenti, e che d’inverno diventa meta di sciatori.
Reggetto – Grotta dei Partigiani (h 0.5, per giovani e adulti preparati)
Lunghezza: 1,2 Km
Dislivello finale: 0m.
La Grotta dei Partigiani è un suggestivo antro roccioso scavato dall’acqua che forma al suo interno una stupenda cascata. Il luogo ha importanza storica per la Val Taleggio in quanto durante un rastrellamento, l’11 aprile 1945 (a meno di un mese dalla fine della guerra), i nazifascisti uccisero i partigiani Giulio Bellaviti e Virgilio Arnoldi.
Si raggiunge uscendo dal Campo e imboccando immediatamente il sentiero che si stacca alla destra del piazzaletto e che fa da confine alla proprietà. Lo si segue dopo pochi metri mantenendo la destra. All’incrocio con un altro sentiero si prosegue diritto cominciando a scendere nel bosco fino ad incrociare a T un altro sentiero. Si prende a sinistra e prima di arrivare ad un ponticello in cemento, si prende a sinistra la traccia di sentiero indicata da una scritta “Grotta”. Si continua in un saliscendi che costeggia alto il torrente fino ad incrociare un guado da superare muovendosi sui massi tra le acque. In questo punto il passaggio è scivoloso e rischioso se non si ha equilibrio e abilità. Superato il torrente il sentiero prosegue verso sinistra arrivando dopo pochi metri alla grotta.
Località Capo Foppa – Passo Baciamorti – Pizzo Baciamorti (h 2.30, per adulti allenati)
Lunghezza: 6 Km
Dislivello finale: +700m.
ll Pizzo Baciamorti fa parte della dorsale che divide la Val Taleggio dalla Valtorta ed è un bel punto panoramico insieme al vicino Aralalta. Il sentiero comincia dalle località Capo Foppa e Quindicina di Pizzino, che si raggiungono attraverso una strada a pagamento (pochi euro).
Dal parcheggio, si trovano le indicazioni per il Rifugio Gherardi che non si seguono ma si prende invece il sentiero 153 che punta verso destra in direzione del già ben visibile Passo Baciamorti. Il sentiero prosegue inizialmente nel bosco per poi uscire allo scoperto raggiungendo la Baita Baciamorti, dal quale si prosegue fino al Passo. Da qui è possibile raggiungere anche il Monte Venturosa. Seguiamo invece a sinistra le indicazioni per il Pizzo Baciamorti. La salita è ripida e il sentiero segue la dorsale erbosa della cresta fino ad arrivare alla Madonnina di vetta.
Rifugio Gherardi – Bocchetta di Regadur – Monte Aralalta (h 2, per adulti allenati)
Lunghezza: 3,2 Km
Dislivello finale: +350m.
Dal rifugio Gherardi si segue il sentiero indicato in direzione Bocchetta di Regadur, si supera l’ex rifugio Cesare Battisti e si continua a salire. Più avanti il sentiero sale con più decisione e a mezzacosta, tra pini mughi e alcuni ghiaioni fino ad arrivare alla bocchetta di Regadur. Si continua e il panorama si apre fino ad arrivare al Monte Aralalta.