Attenti all’educazione.

Carissimi tutti,

queste sono per noi “parole importanti” e in questo momento ci è difficile trovare lo stile adatto a descrivere sentimenti ed emozioni che ci pervadono i pensieri.

Unica, vaga possibilità che abbiamo è quindi forse quella di immaginarci come sempre tutti in cerchio attorno ad un fuoco di bivacco che lentamente si esaurisce trasformandosi in brace ardente, rossa verso la sua fine, ma più viva che mai sino all’ultimo…

In questa chiacchierata, se ci permettete “tra amici”, è impossibile non ricordare ogni istante dei 27 anni di attività con il Campo Gulliver, dalle prime sgangherate ma piene di entusiasmo esperienze in terra di Sardegna, sino a quello che per noi è stato il grande salto professionale della bella Val Taleggio. In questi anni sono passati e ritornati più volte al “Campo” più di 6000 ragazzi che hanno vissuto non certo una vacanza, ma una importante esperienza per crescere in più di 100 turni di campo… caspita! Riflettendoci ora… è mica cosa da poco!

Nel ricordare i tantissimi momenti di gioia vissuti, i fiduciosi sorrisi dei ragazzi visti crescere in pochi giorni, i numerosi “grazie” dei genitori, ci pervade un grande sentimento di soddisfazione, ma soprattutto di riconoscenza riposta in chi di noi ha voluto fidarsi. Davvero impossibile citare tutti, ma possibile è dire a voi tutti che per ciascuno c’è e ci sarà per sempre uno spazio nel nostro cuore.

Ora… i tempi cambiano, anzi… corrono.
Negli ultimi anni abbiamo cercato con tenacia di essere all’altezza dei tempi e delle urgenti necessità educative che soprattutto dopo gli anni COVID sono arrivate travolgendo i ragazzi di tutte le età e le famiglie… genitori compresi. Ma il tempo passa ed in un momento che necessiterebbe di maggiore impegno, quei 27 anni di attività “pesano”. Dobbiamo inoltre prendere atto come esempio, che mentre noi parliamo ai ragazzi di Facebook pensando di fare i “brillanti”, i ragazzi vanno su Tik Tok e si confrontano con l’Intelligenza Artificiale. I tempi cambiano.

Impensabile quindi per noi, responsabilmente e moralmente, non porci il problema e riuscire con le nostre energie a continuare questa “battaglia”, soprattutto perché determinati come sempre a “fare del nostro meglio” ad educare verso l’essenzialità, l’autonomia ed il rispetto reciproco. Davvero non ce la si fa più e occorre avere il coraggio di fare scelte all’apice del successo, senza attendere di “far trascinare le cose”.

Sappiate che abbiamo tentato in tutti i modi possibili e immaginabili di dare continuità a quanto sinora proposto, ma è evidente che insieme a noi è cambiato anche il mondo sociale ed educativo e rintracciare qualche “sognatore” che ci sostituisse… non ne siamo stati capaci anche dopo diversi anni di tentativi.

Quindi eccoci ad oggi, con la difficile scelta di interrompere le attività in quanto coscienti di non riuscire a rispondere a pieno alle nuove necessità, decisi anche a non veder cambiare il Campo Gulliver in una struttura “vacanziera”… non sarebbe cosa per noi.

La porta resta aperta al futuro e magari la provvidenza che tanto ci ha aiutato, prima o poi si manifesterà magari in risposta a questa lettera, ma ad oggi la scelta è quella di destinare la nostra proposta esclusivamente alla accoglienza in autogestione di gruppi no-profit nella nostra bella struttura, dando loro qualora servisse la nostra esperienza educativa. Di più non riusciremmo a fare…

Vi salutiamo quindi con un rinnovato e grande grazie!
Vi siamo riconoscenti e orgogliosi per averci dato modo di aver potuto fare sempre del nostro meglio per educare i bambini, i ragazzi e in qualche modo i genitori, sperando di avervi stimolato a sognare un mondo che per noi può essere migliore. Siamo coscienti che a volte ci siamo riusciti, altre meno, in quanto su questa scelta ha pesato anche il dover gestire situazioni e tensioni famigliari che hanno corso il rischio di coinvolgerci… ben al di là del nostro dovere.

Eccoci dunque a questo punto. Tristi ma determinati a fare una scelta matura che come tale… andava fatta.

Nel frattempo la brace del fuoco di bivacco si sta esaurendo, ma sappiamo tutti che anche sotto la cenere la “brace cova” e il calore si diffonde sino all’ultimo in tutto ciò che lo circonda.
Speriamo di essere riusciti in tutti questi anni ad essere “fuoco vivo”.

Un sincero abbraccio a tutti e… Buona strada
Sergio, Lucia, Luca e tutti gli educatori di Campo Gulliver